FAGGIO

Il faggio (Fagus sylvatica L., 1753) è una pianta arborea tipica del clima temperato e diffuso nelle zone montane di quasi tutta Europa anche se il suo habitat ottimale si trova nell’Europa centro orientale.

Il faggio è un grande albero, è caducifoglia e latifoglia, con crescita molto lenta e molto longevo, arrivando ad essere plurisecolare. Raggiunge i 30 – 40 m di altezza, con fusto diritto poco rastremato e presenta una corteccia liscia e sottile di color grigio – cenerina, con striature orizzontali e spesso con macchie biancastre per presenza di licheni.  Presenta fogliame denso e foglie ovali, più chiare nella pagina inferiore. Le foglie sono brevemente picciolate (1–2 cm) e sono disposte sul ramo in modo alterno, lucide su entrambe le facce, con margine ondulato, ciliato da giovani. In autunno assumono una caratteristica colorazione arancio o rosso-bruna. Ha una chioma massiccia, molto ramificata e con fitto fogliame, facilmente riconoscibile a distanza perché molto arrotondata e larga.  I frutti, chiamati faggiole, sono grossi acheni commestibili, rossicci, contenuti in ricci per 4 valve. La germinazione avviene in aprile, dopo un periodo di riposo di almeno 6 mesi. L’apparato radicale è inizialmente fittonante poi si espande lateralmente; le radici sono molto ben ramificate e con numerose radici secondarie che scendono in profondità. 

Nella nostra regione è presente nella fascia montana ed è particolarmente diffuso nelle Prealpi dove forma popolamenti puri molto estesi.

Il legno di faggio, omogeneo e pesante, privo di elasticità ma resistente, inizialmente di colore bianco o, col tempo, rossastro, è ottimo per lavori di tornitura e mobilieria, è inoltre un ottimo combustibile. Usato per molti strumenti musicali, inoltre la sua resistenza a scheggiarsi lo rendeva il materiale ideale per fabbricare i calci dei fucili.