Il valore della produzione forestale italiana, nel 2018, è stato di poco superiore a 1,6 miliardi di euro (2,8% del complessivo del settore agricolo), per un valore aggiunto di circa 1,4 miliardi di euro (4,2% del complessivo del settore agricolo). Entrambi questi indicatori economici sono cresciuti, nel 2018 rispetto al 2014, rispettivamente del 6,8% e del 13,3%. Negli anni precedenti – fra il 2005 e il 2015 – si era registrato anche un incremento del 4,9%, della superficie forestale della Penisola dovuto, soprattutto, alla cessata coltivazione di terreni agricoli poco produttivi o comunque di difficile accesso. Questo è quanto emerge da unanalisi del Centro Studi di Confagricoltura, basata su dati Istat, sulla situazione del patrimonio boschivo nazionale.
Un patrimonio, la cui utilizzazione economica precisa inoltre il Centro Studi – è generalmente modesta, soprattutto per via della morfologia del territorio e della conseguente difficile accessibilità della maggior parte delle aree forestali.
Le regioni con il valore della produzione silvicola più elevato sono, con largo margine, la Sardegna (397,2 milioni di euro) e la Calabria (371,7). In Friuli VG è di quasi 13 milioni di euro (+11,43% rispetto al 2014). Le regioni col maggior numero di aziende agricole iscritte nel Registro delle Imprese per lattività silvicola sono Toscana (1.646) e Piemonte (1.276). In Friuli VG sono 345 (in diminuzione). Stando ai dati del 2015, la superficie boscata totale, in Friuli VG, occupa 365.486 ettari (in crescita) che equivale al 46,52% dellintera superficie regionale.
L’utilizzazione economica del patrimonio forestale italiano è generalmente modesta soprattutto in ragione della morfologia del territorio e della conseguente difficile accessibilità della maggior parte delle aree forestali: il rapporto fra valore della produzione e superficie forestale, per quanto solo indicativo, segna a livello nazionale circa 135 euro per ettaro e, per il Friuli VG, 30,44 euro per ettaro (175 euro per ettaro in Trentino Alto Adige).
Infine, in Friuli VG il patrimonio forestale (2° Inventario Nazionale delle Foreste 2005) è per il 59,7% di proprietà privata.
Il Centro Studi di Confagricoltura nota che lincremento del patrimonio forestale contribuisce, fra l’altro, alla riduzione delle emissioni di gas a effetto serra, grazie al maggior assorbimento di anidride carbonica e alla maggiore produzione di ossigeno.