E’ il luogo di raccoglimento e ricordo, in attesa che il parco vero e proprio prenda corpo. La radura della memoria in via Fillak è il parco con i 43 alberi, uno per ogni vittima della tragedia del 14 agosto 2018.
Un luogo simbolo dedicato alle famiglie di chi ha perso la vita nel crollo delle ore 11,36 di due anni fa. Luogo di ritrovo e memoria. Il legno delle foreste friulane, certificate PEFC, abbattute dalla tempesta VAIA dell’ottobre 2018 è stato impiegato per realizzare l’installazione temporanea. L’installazione è un podio circolare, del diametro di 50 metri, nel quale sono ospitati 43 alberi di specie diverse, tanti quante le vittime della tragedia.
“Il memoriale che abbiamo realizzato oggi è temporaneo, ci sono 43 alberi segno di speranza e radicamento per un luogo che resterà nel cuore degli italiani. Abbiamo il progetto definitivo di un memoriale condiviso con i parenti delle vittime che sarà realizzato entro 2 anni sotto l’ex pila 9 del ponte Morandi, quella crollata” ha detto l’architetto Stefano Boeri che ha vinto il concorso per la realizzazione del memoriale. “Un progetto semplice, recupereremo il magazzino dove erano conservati i resti del ponte Morandi, creeremo uno spazio dedicato ai parenti dove potranno incontrarsi in modo privato e a fianco una serra della biodiversità mediterranea. Siamo in un luogo dedicato al ricordo e alla richiesta di giustizia per una tragedia inaccettabile perché evitabile, la radura è uno spazio di pensiero e raccoglimento, ci auguriamo che si possa realizzare un progetto più ampio che riguarda la Val Polcevera e Genova, il porto e le periferie, che meritano molto di più”.
Il legno utilizzato è l’abete bianco certificato PEFC proveniente dalle foreste del Friuli Venezia Giulia, devastate dalla tempesta VAIA di fine ottobre 2018, che solo in quella regione causò l’abbattimento di alberi per un volume di 723.000 metri cubi. A simbolo così si aggiunge simbolo, nel segno della speranza e della rinascita.
La creazione della Radura della Memoria rappresenta il primo passo verso la realizzazione del Parco del Polcevera e del Cerchio Rosso, il progetto di riqualificazione urbanistica vincitore del concorso indetto dal Comune di Genova e disegnato da Stefano Boeri Architetti, in collaborazione con Metrogramma di Andrea Boschetti, Inside Outside di Petra Blaisse, con Mobility in Chain, Transsolar Energietechnik, Studio Laura Gatti, Secondo Antonio Accotto, e la consulenza specialistica di H&A Associati e Temporiuso.